Prendo lo spunto qui per rispondere ad un commento fatto da un lettore al mio post “Se Galileo Galilei avesse conosciuto la Rivoluzione Natale ... e tre pianeti in più”.
L'autore di questo commento contesta i dati di nascita di Galileo da me utilizzati producendo, a sostegno delle sue argomentazioni, la foto di un manoscritto dello scienziato pisano sul quale sono presenti due temi natali tracciati dallo stesso Galileo e che riportano la Luna nel segno del Toro, mentre nel grafico da me tracciato e pubblicato nel post la stessa si trova in Ariete.
Come si può vedere nella parte alta del foglio è riportato “1564 .15 febr . h . 22.30 lat. 42.30” e “15 (corretto in 16). febr. h. 4 p.m. (corretto in 3.30)”. Lasciando perdere i dati del 15 febbraio h. 22.30 che danno un oroscopo inverosimile, quello del 16 febbraio h. 3.30 p.m. mette la Luna in Toro, ma si tratta, appunto, del giorno 16 febbraio. Lo stesso dicasi per i due grafici in basso: il primo con Luna a 4.40 Toro e AS 21.37 Leone; il secondo con Luna a 4.47 Toro e AS a 14.33 Leone. Anche questi due ultimi grafici, calcolati per la Latitudine di Pisa data da Galileo a 42.30 (ma che sappiamo essere in realtà a 43.30), sono per il giorno 16 febbraio.
Al tempo di Galileo esistevano diversi metodi di computo del tempo della giornata e non era facile neanche per lo scienziato toscano determinare esattamente il suo oroscopo: un metodo conteggiava le ore del giorno partendo dall'Ave Maria del giorno prima, un altro iniziava con il conteggio delle ore dal mezzogiorno. A questo si deve aggiungere l'approssimazione dei calcoli dovuta a strumenti non precisi come disponiamo oggi. A questo punto era necessario stabilire anche il giorno esatto di nascita.
Io, per questo, ho fatto riferimento al bel libro di Andrea Albini “Oroscopi e cannocchiali” edito da Avverbi Edizioni 2008. In questo libro, al quale rimando per i necessari approfondimenti, si dice che, oltre alla pagina inviatami dall'autore del commento di cui abbiamo parlato, e che pubblico in questo post, tratta dagli Astrologica Nonnulla conservati nella Biblioteca Nazionale di Firenze, ne esiste un' altra nella stessa opera che riporta un oroscopo con la data del 15 febbraio e l'ora è riferita alle 22 “horol.” (dall'orologio) “a. m. v.” (ante meridie vero), ossia dal tramonto del 14 febbraio, convertiti alle 3,25 pomeridiane del 15 febbraio. La latitudine è quella di 42.30 corrispondente a Pisa come in tutti gli oroscopi di allora dovuta all'imprecisione degli strumenti di misurazione, anche se oggi sappiamo essere, come ho già detto, di 43.33.
Queste sono secondo i contemporanei di Galileo (fra cui l'abate Orazio Morandi appassionato di astrologia e amico dello scienziato che ne ha redatto un oroscopo con la stessa data) e diversi studiosi moderni, la data e l'ora più esatte e adottate in astrologia che io ho utilizzato arrotondando l'ora alle 15:30.
Per quanto mi riguarda, da studioso di astrologia, è importante verificare attraverso una rivoluzione annuale (Rivoluzione Solare, Rivoluzione Natale ecc.) se c'è la corrispondenza tra gli avvenimenti e i grafici di rivoluzione, perché solo in questo caso si possono prendere in considerazione. Se questa corrispondenza si verifica, come nel mio esempio ho dimostrato, è una conferma che i dati di partenza (quelli di nascita) sono attendibili.
L'autore di questo commento contesta i dati di nascita di Galileo da me utilizzati producendo, a sostegno delle sue argomentazioni, la foto di un manoscritto dello scienziato pisano sul quale sono presenti due temi natali tracciati dallo stesso Galileo e che riportano la Luna nel segno del Toro, mentre nel grafico da me tracciato e pubblicato nel post la stessa si trova in Ariete.
Come si può vedere nella parte alta del foglio è riportato “1564 .15 febr . h . 22.30 lat. 42.30” e “15 (corretto in 16). febr. h. 4 p.m. (corretto in 3.30)”. Lasciando perdere i dati del 15 febbraio h. 22.30 che danno un oroscopo inverosimile, quello del 16 febbraio h. 3.30 p.m. mette la Luna in Toro, ma si tratta, appunto, del giorno 16 febbraio. Lo stesso dicasi per i due grafici in basso: il primo con Luna a 4.40 Toro e AS 21.37 Leone; il secondo con Luna a 4.47 Toro e AS a 14.33 Leone. Anche questi due ultimi grafici, calcolati per la Latitudine di Pisa data da Galileo a 42.30 (ma che sappiamo essere in realtà a 43.30), sono per il giorno 16 febbraio.
Al tempo di Galileo esistevano diversi metodi di computo del tempo della giornata e non era facile neanche per lo scienziato toscano determinare esattamente il suo oroscopo: un metodo conteggiava le ore del giorno partendo dall'Ave Maria del giorno prima, un altro iniziava con il conteggio delle ore dal mezzogiorno. A questo si deve aggiungere l'approssimazione dei calcoli dovuta a strumenti non precisi come disponiamo oggi. A questo punto era necessario stabilire anche il giorno esatto di nascita.
Io, per questo, ho fatto riferimento al bel libro di Andrea Albini “Oroscopi e cannocchiali” edito da Avverbi Edizioni 2008. In questo libro, al quale rimando per i necessari approfondimenti, si dice che, oltre alla pagina inviatami dall'autore del commento di cui abbiamo parlato, e che pubblico in questo post, tratta dagli Astrologica Nonnulla conservati nella Biblioteca Nazionale di Firenze, ne esiste un' altra nella stessa opera che riporta un oroscopo con la data del 15 febbraio e l'ora è riferita alle 22 “horol.” (dall'orologio) “a. m. v.” (ante meridie vero), ossia dal tramonto del 14 febbraio, convertiti alle 3,25 pomeridiane del 15 febbraio. La latitudine è quella di 42.30 corrispondente a Pisa come in tutti gli oroscopi di allora dovuta all'imprecisione degli strumenti di misurazione, anche se oggi sappiamo essere, come ho già detto, di 43.33.
Queste sono secondo i contemporanei di Galileo (fra cui l'abate Orazio Morandi appassionato di astrologia e amico dello scienziato che ne ha redatto un oroscopo con la stessa data) e diversi studiosi moderni, la data e l'ora più esatte e adottate in astrologia che io ho utilizzato arrotondando l'ora alle 15:30.
Per quanto mi riguarda, da studioso di astrologia, è importante verificare attraverso una rivoluzione annuale (Rivoluzione Solare, Rivoluzione Natale ecc.) se c'è la corrispondenza tra gli avvenimenti e i grafici di rivoluzione, perché solo in questo caso si possono prendere in considerazione. Se questa corrispondenza si verifica, come nel mio esempio ho dimostrato, è una conferma che i dati di partenza (quelli di nascita) sono attendibili.